Stiamo assistendo alla peggiore operazione di disinvestimento di risorse nella scuola pubblica italiana portata avanti dal centro destra a suon di tagli indiscriminati e senza alcuna concertazione con le parti in causa.
In particolare in Provincia di Cosenza non si è tenuta in considerazione la fragilità territoriale e si è colpito duramente realtà che già fanno i conti con bisogni educativi e povertà sociale.
Al contrario, un governo inclusivo, avrebbe maggiormente investito in questi territori ed un maggiore impegno in questo senso ci saremmo aspettati dalla presidente dell’ente, Rosaria Succurro, che al momento non ci è sembrata energica nel difendere l’offerta formativa degli studenti del Cosentino.
Nell’esame puntuale dei tagli portati avanti, che dai dati a nostra disposizione dovrebbe coinvolgere 29 istituti scolastici, non riscontriamo un lavoro certosino, bensì il raggiungimento di un obiettivo numerico utile al mero risparmio di risorse che dall’istruzione verranno destinati altrove. Basti pensare al caso Corigliano Rossano, il centro più colpito dalla manovra con ben 6 istituti coinvolti negli accorpamenti.
Non possiamo rimanere inermi di fronte a questo attacco frontale che il governo ha messo in campo contro l’istruzione pubblica. Un attacco che parte dall’accorpamento amministrativo ma che prevedibilmente continuerà con la chiusura di molti istituti scolastici.
In pericolo è il diritto all’istruzione, costituzionalmente garantito.
Per questo motivo crediamo sia necessario unire le forze con tutte quelle realtà – studenti, personale Ata, personale scolastico e docenti, sindaci, intere comunità – che credono ancora che dalla scuola parta il futuro della nostra società.
Anna Laura Orrico
Davide Tavernise
Laura Ferrara
Vittoria Baldino
Elisa Scutella’