PNRR E SANITA’ IN CALABRIA. Le novità più importanti della “Missione 6 Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La Missione 6 Salute mira a potenziare e riorientare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per migliorarne l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza pandemica, ed è articolata in due Componenti:

Componente 1: Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza territoriale; Componente 2: Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.

La Componente 1 ha l’obiettivo di rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie all’attivazione e al potenziamento di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), rafforzando l’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari.

La Componente 2 comprende, invece, misure volte al rinnovamento e all’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, al potenziamento e alla diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) ed una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) da realizzare anche attraverso il potenziamento dei flussi informativi sanitari. Inoltre, rilevanti risorse sono destinate anche alla ricerca scientifica e a rafforzare le competenze e il capitale umano del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

LE RISORSE – M6C1 1.1 “Case della Comunità e presa in carico della persona” per un importo di euro 2.000.000.000; – M6C1 1.2 “Casa come primo luogo di cura e Telemedicina” per un importo complessivo di euro 4.000.000.000 – di cui sub investimento 1.2.2 Implementazione delle Centrali operative territoriali (COT)per un importo di euro 280.000.000– di cui interventi COT, Interconnessione aziendale, Device per un importo di euro 204.517.588; – M6C1 1.3 “Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture – Ospedali di Comunità” per un importo di euro 1.000.000.000; – M6C2 1.1 “Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero” (digitalizzazione DEA I e II livello e grandi apparecchiature – nuovi progetti e FSC) per un importo complessivo di euro 2.639.265.000; – M6C2 1.2 “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” per un importo di euro 638.851.083,58; – M6C2 1.3. “Rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione”- sub investimento 1.3.2 Rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione (Potenziamento, modello predittivo, SDK….) per un importo complessivo di euro 292.550.000– di cui intervento Reingegnerizzazione NSIS a livello locale (Adozione da parte delle Regioni di 4 nuovi flussi informativi nazionali -Consultori di Famiglia, Ospedali di Comunità, Servizi di Riabilitazione Territoriale e Servizi di Cure Primarie) per un importo di euro 30.300.000;

M6C2 2.2 (b) “Sviluppo delle competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario – Corso di formazione in infezioni ospedaliere” per un importo di euro 80.026.994; – PNC – “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” dal costo complessivo di euro 1.450.000.000. Oltre ai suddetti interventi di investimento, per le finalità attuative del PNRR, è stato ritenuto opportuno includere nel Piano operativo anche i seguenti: – M6C2 1.1 “Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero” (Rafforzamento strutturale del SSN) – progetti in essere per un importo complessivo di euro 1.413.145.000; – M6C2 1.3. Rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione – sub investimento 1.3.1 Rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione (FSE) per un importo complessivo di euro 1.379.989.999,93 – di cui intervento “Adozione e utilizzo FSE da parte delle Regioni” per un importo di euro 610.390.000; – M6C2 2.2 (a) “Sviluppo delle competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario – borse aggiuntive in formazione di medicina generale” per un importo di euro 101.973.006,00.

LA REGIONE CALABRIA conta 409 comuni, molti dei quali con meno di 5.000 abitanti ed ubicati in zone montane e periferiche, e sconta problemi di accesso ai servizi sanitari. Le ragioni di tale situazione sono da ascrivere: · alle elevate distanze medie per raggiungere i presidi ospedalieri e le strutture sanitarie territoriali; · alle carenze della rete assistenziale territoriale e dell’assistenza domiciliare; · alla rete stradale, di non sempre agevole percorribilità nelle zone montane, che non consente di accedere tempestivamente e facilmente ai presidi sanitari; alla spesso inconsistente manutenzione stradale, cui spesso si aggiungono le criticità di un territorio destabilizzato, perché di frequente in frana o soggetto a temibili manifestazioni di dissesto idrogeologico o sismico; · alle caratteristiche oro – geografiche del territorio.

Nella provincia di Cosenza sono state allocate n. 22 Case delle Comunità, da distinguersi eventualmente nella configurazione differenziata di Hub e Spoke, n. 9 Ospedali di Comunità e n. 7 Centrali Operative Territoriali.

Nella provincia di Crotone sono state allocate n. 6 Case della Comunità, da distinguersi eventualmente nella configurazione differenziata di Hub e Spoke, n. 1 Ospedale di Comunità e n. 2 Centrali Operative Territoriali.

Per la provincia di Catanzaro, sono state istituite n. 11 Case della Comunità, n. 4 Ospedali di Comunità e n. 4 Centrali Operative Territoriali.

Nella provincia di Vibo Valentia sono state allocate n. 5 Case della Comunità, da distinguersi eventualmente nella configurazione differenziata di Hub e Spoke, n. 2 Ospedali di Comunità e n. 2 Centrali Operative Territoriali

Nella provincia di Reggio Calabria sono state allocate n. 17 Case della Comunità, da distinguersi eventualmente nella configurazione differenziata di Hub e Spoke, n. 4 Ospedali di Comunità e n. 6 Centrali Operative Territoriali.

Tabella riassuntiva Case della Comunità da edificare o da ristrutturare
Tabella Ospedali di Comunità da edificare o riconvertire
Tabella riassuntiva interventi di digitalizzazione
Tabella Riassuntiva sulla strumentazione tecnologica
Tabella Riassuntiva Risorse e Posti letto Terapia Intensiva e Semi – Intensiva
Tabella Riassuntiva Interventi di efficientamento energetico
Tabella Riassuntiva Interventi di adeguamento sismico

Equità di Accesso. Il diritto alla salute è uno dei principi fondamentali della Costituzione Italiana (art. 32); un diritto per il cittadino e un dovere per la collettività, che si coniuga con il pilastro dell’uguaglianza tra i cittadini. In tale ottica, la programmazione regionale si è orientata all’obiettivo di consentire alla popolazione calabrese l’accesso tempestivo alla diagnosi e alle terapie proprie dell’assistenza territoriale, nell’ambito più ampio della complessiva rete di assistenza sanitaria regionale, perché supporti il malato nelle diverse fasi della patologia. Gli interventi della Regione Calabria programmati si pongono l’obiettivo di rendere il Sistema Sanitario Regionale più moderno, digitale e inclusivo, garantendo equità di accesso alle cure, rafforzando la prevenzione e i servizi sul territorio attuando; · Assistenza di prossimità attraverso la realizzazione di strutture sanitarie (Case della Comunità) di facile accesso ed individuazione da parte dell’assistito; · Appropriatezza, sicurezza, tempestività e personalizzazione delle cure; · Rafforzamento dell’assistenza territoriale attraverso “una maggiore omogeneità ed accessibilità” alle prestazioni non solo sanitarie ma anche sociosanitarie · Gestione di condizioni clinico-assistenziali particolarmente complesse e di evidente difficoltà attraverso l’utilizzo di strumenti di telemedicina e di teleconsulto; · Coordinamento della presa in carico dell’assistito ed ottimizzazione degli interventi attraverso l’utilizzo di idonei supporti informativi e logistici per tutti gli operatori della rete assistenziale; · Realizzazione di strutture intermedie tra il domicilio del paziente ed il ricovero ospedaliero (Ospedale di Comunità) evitando, così, i ricoveri ospedalieri impropri, nonché favorire le cure dei malati cronici, evitando il sovra affollamento attuale dei presidi ospedalieri; · Ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche e digitali ospedaliere al fine di garantire qualità delle prestazioni e l’efficienza del sistema.

Il piano prevede la realizzazione di 61 Case della Comunità, 21 Centrali Operative Territoriali, 20 Ospedali di Comunità così distribuiti:

I siti sono stati individuati dalle cinque Aziende Sanitarie Provinciali del Servizio Sanitario Regionale previa concertazione con gli organismi di rappresentanza degli Enti Locali interessati. Al fine di garantire omogeneità nella capacità di dare risposte di natura sanitaria e sociosanitaria e di equità di accesso alle cure gli interventi e le ubicazioni sono stati individuati distintamente per tipologia territoriale, composizione sociale e abitudini ricorrenti delle rispettive collettività, e tenendo conto nell’individuazione degli stessi:

dall’elevato numero di comuni della Regione Calabria, moltissimi di quali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e molti in zone di non facile accessibilità; · della carente rete assistenziale territoriale su tutto il territorio regionale nonché dell’assenza di assistenza domiciliare omogeneamente distribuita sul territorio regionale; · della rete stradale non sempre agevole specialmente nelle zone montane che non consente di accedere tempestivamente e facilmente ai presidi sanitari; · dei fabbisogni sanitari e sociosanitari in relazione alle caratteristiche epidemiologiche della popolazione e delle caratteristiche oro-geografiche del territorio; · della distribuzione territoriale dei siti in modo omogeneo e capillare; · delle precarie condizioni di trasporto pubblico locale.

Nel piano sono inclusi interventi di Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero derivanti dai fabbisogni riportati dalle Aziende del SSR le cui infrastrutture presentano un significativo grado di obsolescenza e risultano carenti in molti presidi, al fine di migliorare la prestazione dei servizi sanitari e garantirli equamente in tutti gli Ospedali regionali.