INTERROGAZIONE GESTIONE IDRICA CALABRIA

Il 12 giugno del 2011, 26 milioni di italiani si sono recati alle urne per chiedere senza mezzi termini che l’acqua restasse un bene di natura esclusivamente pubblica e che da essa non si traesse profitto. In Calabria questa volontà popolare è stata rispettata?

In occasione dell’approvazione delle linee programmatiche, il Consiglio regionale della Calabria è stato chiaro: Il fallimento del sistema idrico integrato è dovuto oltre che alla inadeguata gestione della Sorical S.p.A., al mancato avvio di un processo di riorganizzazione e di integrazione tra la gestione della grande adduzione e la gestione delle reti comunali.

I Comuni non riescono a far fronte ai costi, nei confronti della stessa Sorical, e di provvedere alla manutenzione straordinaria della rete. Ciò determina una dispersione media su tutto il territorio regionale del 45%, con gravi conseguenze sulla qualità e sulla sostenibilità finanziaria del servizio.

Il Presidente Occhiuto si è detto a favore di una gestione pubblica dell’acqua con il coinvolgimento dei Comuni.

A che punto siamo su questo e altre questioni? L’ho chiesto in un’interrogazione che ho sottoscritto, insieme al collega Nicola Irto, a prima firma Amalia Bruni.