Tempestività dell’azione e risorse economiche sono le azioni chiave per contrastare il fenomeno
Ho depositato, insieme ai colleghi Capigruppo Irto (PD) e Bruni (Gruppo Misto), un’interrogazione in cui chiedo alla Regione interventi mirati, e tempestivi, per contrastare il fenomeno della processionaria, e i suoi potenziali danni al patrimonio boschivo, oltre che all’uomo.
Di tanto ne discuterò, in seno alla VI Commissione, convocata ad hoc, sul tema della processionaria, in ragione proprio dell’interrogazione proposta, lunedì 24 gennaio.
In alcune Regioni, come Puglia e Valle d’Aosta, la Regione si fa carico delle disinfestazioni contro il fenomeno della processionaria. In Calabria nella precedente legislazione sono stati stanziati 4 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Stanziare le adeguate risorse, così come l’intervento tempestivo, risultano azioni strategiche nella lotta ad un insetto che minaccia, seriamente, i boschi della Sila, così come la salute dell’uomo e degli animali. Basta pensare che per animali come i cani può essere mortale.
Come sostenuto nella Deliberazione di Giunta della Regione Calabria n. 412, i boschi della Sila sono i luoghi più colpiti dall’infestazione, e viene indicato l’inverno come uno dei momenti adatti per agire. E’ l’inverno, infatti, il periodo in cui ci si accorge della presenza dell’insetto, in quanto ben visibile sulle chiome sono i nidi formati dalle larve.
Per bloccare quest’emergenza la Regione può avvalersi del personale qualificato dell’Ente Parco della Sila e di Calabria Verde. Ma soprattutto occorre un’adeguata programmazione per il monitoraggio e la gestione del fenomeno, in tutti i contesti regionali, infestati da questo insetto, per ridurre al minimo ogni potenziale danno a boschi, persone e animali.
Qui il testo dell’interrogazione